La cannabis è una sostanza di cui si discutono proprietà tossiche e mediche. Si potrebbe banalmente concludere che le proprietà mediche di alcune sostanze contenute nella cannabis (anche non psico-attive) hanno motivato ricerche e la messa a punto di preparati farmaceutici, quelle tossiche sono un aspetto correlato sia alle sostanze cannabinoidi, sia al fumo in sé.
Vi sono poi gli effetti cerebrali, e quindi anche mentali, che sono alla base dello status illegale della cannabis.
Iniziamo con gli effetti sui vari organi e apparati, lasciando per ultimo il sistema nervoso.Il fumo di sigarette di cannabis, cannabinoidi a parte, produce effetti sull’apparato respiratorio simili a quelli del fumo di tabacco. In termini di qualità, vi è un maggiore impatto per la maggiore profondità dell’inalazione, e perché gli “idrocarburi cancerogeni” derivati dalla combustione sono presenti in quantità maggiore, e in percentuale maggiore sono convertiti in varianti cancerogene, per un fenomeno di induzione enzimatica. Chiaramente il numero di sigarette consumate è minore, per cui la tossicità è più “intensa” ma minore come quantità complessiva. Un “catrame” di 4 sigarette di cannabis al dì equivale a quello di 20 sigarette di tabacco al dì.
In altre parole, il consumo abituale di “poca” cannabis non deve far pensare che il rischio legato all’inalazione del fumo sia trascurabile, perché questo equivale a quello prodotto da molte sigarette di tabacco.
L’effetto dei principi attivi della cannabis è negativo sulla motilità e la capacità fecondante degli spermatozoi una volta in contatto con la cellula uovo. Sono inoltre documentate alterazioni ormonali, anche se probabilmente non tutti i soggetti hanno la stessa sensibilità a questo effetto.
Alterazioni ormonali sono state riscontrate nelle donne, con possibilità di interferenza con le procedure di stimolazione ormonale per la fecondazione assistita.
Il reale impatto sulla fertilità e sulla natalità è comunque da stabilire, poiché queste alterazioni da sole non consentono di trarre conclusioni, e vi sono anche fattori legati allo stile di vita, oltre che fattori di confondimento legati ai quadri di consumo di sostanze multiple, terapie farmacologiche e altre malattie.
E’ possibile un effetto immunodepressore, documentato nei soggetti HIV+ come suscettibilità all’infezione da herpesvirus.
Ovviamente i cannabinoidi hanno anche altri effetti su organi e apparati, per semplicità si riassumono qui gli elementi principali di tossicità accertata.
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