Tutte i “luoghi comuni” o gli errori concettuali di seguito elencati dipendono fondamentalmente da un errore di impostazione. La mente, e quindi pensieri, comportamenti e umori sono espressione dell’attività del cervello, e ovviamente per esteso di tutto il corpo, ma con “centralina” collocata nel cervello. Quando invece si ragiona di mente, e di comportamenti, il cervello è il “grande assente”, cioè anche chi si cura con medicine ragiona come se non fosse chiaro che queste agiscono sul cervello, e che dal cervello hanno origine i sintomi, e i disturbi, e il loro decorso. Quando si ragiona sul proprio cervello è come se da una parte non si considerasse il cervello come fonte sostanziale delle manifestazioni mentali, e dall’altra si ipotizzasse invece di avere un cervello “spirituale” che si può attivare in maniera non chiara e che può comandare da sopra il cervello malato, facendolo smuovere, guarire, non ammalare etc.
Tutto questo quindi per arrivare a ricordare che di cervello stiamo parlando. Non sussiste la questione che non siamo solo cervello ma anche ambiente, storia personale e quant’altro, visto che la nostra storia personale, l’ambiente passano attraverso il cervello, e anzi a volte variano col cervello, più che il contrario. Il nostro funzionamento influenza il modo in cui cerchiamo e svolgiamo le nostre interazioni, per cui un “trauma” ad esempio può dipendere sia da ciò che ci ha offeso, sia da come eravamo predisposti verso l’offesa ricevuta.
Questa cecità nel considerare il cervello come organo, e la mente come sua espressione, è motivo di una serie di equivoci che vanno da queste frasi o luoghi comuni, a volte anche simpatici e che sono poi motivo di discussione e spiegazione; fino a vere e proprie polemiche che vedono nella psichiatria una deriva “organicistica”. Su tutto è possibile esagerare tranne che sul fatto che la psichiatria si occupa dei cervelli, e se si occupa dei rapporti, delle esperienze, delle dinamiche sociali, si occupa lo stesso di cervelli, studiando altri punti di vista e altri tipi di manifestazioni.
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2 Comments
Buongiorno, vorrei togliere il farmaco Rivotril lentamente da 1 mg. Ho paura di farlo perché il neurologo del centro di medicina del sonno ha detto di lasciare tutto così.
E quindi perché lo vuole togliere ? Bisogna considerare varie cose che non riferisce: diagnosi, perché di quella scelta, e perché lo vuole togliere contro il parere del medico.