Si definiscono steroidi anabolizzanti sostanze in grado di riprodurre gli effetti del testosterone, ormone responsabile di connotati estetici e comportamentali caratteristici del sesso maschile.
Il fenomeno di abuso di steroidi si caratterizza per l’impiego di dosi superiori a quelle terapeutiche a fini non medici, con conseguenze negative per la salute. Si tratta di un fenomeno abbastanza diffuso negli stati uniti nelle fasce adolescenziali, in misura minore nelle nostre aree. Il legame con l’ambiente sportivo è quello tipico, ma non l’unico. L’assuntore di steroidi può essere in contatto con “la palestra” anche secondariamente, per l’allenamento necessario a far funzionare gli steroidi, ma senza alcun reale interesse per l’agonismo.
Le categorie di assuntori e potenziali abusatori di steroidi sono sostanzialmente tre:
a) chi vuole potenziare prestazioni atletiche
b) chi vuole modellare il proprio corpo per essere esteticamente attraente o adatto a professioni artistiche
c) chi vuole potenziare le prestazioni aggressive a scopo lavorativo o di successo sociale. In questa categoria rientrano anche i casi in cui i comportamenti aggressivi, in realtà antisociali, divengono però connotato positivo all’interno del proprio gruppo (es. banda, ambienti giovanili studenteschi).
Durante l’uso, gli effetti psichici più frequenti comprendono sintomi eccitatori (maniacali) e psicotici, mentre all’interruzione dell’uso si sviluppano sindromi depressive di intensità variabile, che comportano rischio suicidario.
Gli effetti sono spesso bifasici, cioè l’effetto durante l’uso è seguito dall’effetto opposto alla sospensione dell’uso. Così, ad esempio, le energie aumentano durante l’uso ma si riducono alla sospensione, e allo stesso il desiderio sessuale.
Talora gli effetti sulla sfera estetica e sessuale sono paradossali. Per esempio nell’uomo si può avere sviluppo del seno. Questi effetti derivano in parte dall’esaurimento della produzione spontanea di testosterone, quando l’organismo si è abituato a riceverlo in dosi massicce dall’esterno. Alla sospensione dello steroide, la persona ha un sistema di produzione di testosterone “bloccato”. Inoltre, alcuni steroidi in parte producono effetti “misti”, virilizzanti o femminizzanti a seconda dell’organo su cui agiscono.
Alcuni degli effetti collaterali durante l’uso sono i seguenti:
-aumento della pressione arteriosa, ritenzione idrica con rigonfiamento dei tessuti
-aumento delle masse muscolari
-sviluppo del seno (ginecomastia) negli uomini o sua riduzione nelle donne
-epatopatia
-aumento di dimensioni della prostata
-riduzione di volume dei testicoli
-aumento delle dimensione clitoridee
-eruzioni cutanee
-calvizie, perdita dei peli; irsutismo nelle donne
-cambiamento del tono della voce (più “profonda”)
Gli effetti tossici possono essere aggravati dal contemporaneo impiego di altri farmaci anabolizzanti o da sostanze “mattone”, cioè costituenti del muscolo che vanno a formare nuovo tessuto sotto lo stimolo dello steroide, come alcune miscele di aminoacidi.
L’ormone della crescita (GH) è ad esempio utilizzato come anabolizzante. I suoi effetti sono particolarmente negativi per l’induzione di un aumento di dimensioni del cuore, non associato ad una vascolarizzazione parallela. Mentre parallelamente il territorio da irrorare aumenta con l’aumentare delle masse muscolari, e la forza di pompa richiesta aumenta per l’aumentare della pressione, le capacità del cuore si riducono. Lo sviluppo delle estremità articolari, che conferisce un aspetto più “massiccio”, associato all’incremento delle masse muscolari, rende difficoltoso il movimento articolare.
La dipendenza da steroidi va considerata un effetto tossico a medio-lungo termine degli steroidi, che si sviluppa per un’azione cerebrale, e, a differenza di altri effetti tossici, non è reversibile spontaneamente.
Il comportamento recidivante nell’uso di steroidi nonostante gli effetti tossici deve essere distinto in:
– ricerca degli effetti desiderabili degli steroidi con accettazione del rischio per la vita e per la salute, compreso quello psichico. Questi casi configurano un disturbo mentale paragonabile all’anoressia nervosa, in cui il controllo della forma fisica è perseguito attraverso la forzatura della stessa nel senso dell’aumento della massa muscolare. L’interesse del soggetto è incentrato sulla percezione della forma fisica come soddisfacente, spesso al di là di risultati oggettivi limitati e vere e proprie deformità acquisite per lo sviluppo disarmonico di alcuni gruppi muscolari, e i limit funzionali imposti dallo squilibrio anatomico tra muscolo e apparato osteo-articolare. Per indicare questa condizione si può utilizzare lo schema diagnostico della “dismorfofobia”, così come quello dell’anoressia nervosa. Gli steroidi divengono sostanze problematiche come lo sono, per i soggetti anoressici, gli anoressizzanti, i diuretici e i lassativi.
– ricerca dello stato di eccitamento indotto dagli steroidi. Questa eventualità configura una dipendenza da steoridi. Gli steroidi anabolizzanti sono sostanze d’abuso che diventano tali tramite una fase iniziale di uso strumentale. Le droghe classiche infatti sono utilizzate per lo più per produrre euforia e piacere, e inducono dipendenza tramite questo tipo di legame. In alcuni casi, come nella dipendenza da morfina, la ragione iniziale dell’uso era quella di controllare il dolore, ma l’azione della sostanza sul cervello produce un legame che prosegue poi in maniera indipendente, e costituisce appunto la dipendenza. Altre sostanze sono inizialmente utilizzate per uno scopo piacevole senza essere identificate di per sé come “il fine”, ma per la loro azione sul cervello inducono ugualmente dipendenza.
Come nelle altre dipendenze, le dosi utilizzate e la durata dell’uso sono fattori cruciali per la dipendenza, che mediamente richiede un anno di uso regolare. L’uso medico, che prevede dosi contenute, e può semplicemente compensare condizioni di carenza, non si associa a rischio significativo di abuso. La componente di gratificazione associata all’iperstimolazione sarebbe un fattore cruciale per rendere il rapporto con gli steroidi relativamente “autonomo” rispetto al suo motivo iniziale. Il dubbio sull’effettiva equivalenza della dipendenza da steroidi alle altre dipendenze è dato dal ritardo con cui gli steroidi producono i loro effetti, mentre le altre droghe devono alla rapidità del loro effetto la capacità di legare l’assuntore a sé.
In ogni caso, l’abuso di steroidi tende a diventare un poliabuso, in cui la parte iniziale in attesa dell’arrivo dell’effetto steroideo può essere svolta da sostanze più classiche come alcol, cocaina. Non è raro che la componente sgradevole dell’eccitamento da steroidi, o la depressione da sospensione sia gestita mediante l’impiego delle stesse sostanze. In generale, lo schema segue quello dell’abuso di stimolanti: si inizia con un effetto prevalentemente stimolante per finire in un quadro di abuso di depressori, quando la stimolazione è divenuta sgradevole e i sintomi ansiosi e depressivi prevalenti.
L’aspetto più difficile da capire nella dipendenza da steroidi sta nel distinguere la psicologia dell’uso iniziale, finalizzato a sviluppare le masse muscolari e le prestazioni sessuali, e quel che accade in seguito, cioè la dipendenza, che diventa un problema indipendente.
Nei programmi di intervento sulla dipendenza da steroidi, l’aumentata conoscenza degli effetti negativi non modifica il rischio di ricaduta. Ciò che sorprende non è tanto questo risultato, quanto se mai il fatto che qualcuno abbia pensato che i soggetti tossicomani potessero modificare il proprio comportamento spinti dal timore di conseguenze negative dell’uso di droghe.
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