Gli allucinogeni sono sostanze, presenti in natura o sintetiche (LSD), in grado di produrre percezioni artificiali, visive, sonore, corporee, olfattive. Si può trattare di percezioni distorte (per esempio un oggetto deformato) o completamente inesistenti (un oggetto che in realtà non c’è), isolate o multiple, con varie combinazioni tra di loro. L’effetto sull’umore è in genere stimolante, cosicché l’umore è tendenzialmente euforico o sognante, ma possono esservi reazioni indesiderate, specialmente se la condizione di partenza non è di buon umore.
Gli allucinogeni hanno talora il potere di cancellare il limite tra realtà artificiale e realtà di partenza, così da far perdere la consapevolezza che si è dentro un mondo irreale. Alcune sostanze sono poi in grado di indurre contemporaneamente uno stato di umore eccitato e far emergere liberamente pensieri irrealistici con carattere di convinzione (delirio), catapultando la persona in una realtà parallela dove può sentirsi investito di una missione, spiato e perseguitato o trasformato fisicamente, dotato di poteri particolari.
Vi sono sostanze che, pur non inducendo allucinazioni o deliri come caratteristica principale, sono in grado di alterare la coscienza dello spazio, del tempo e della continuità spazio-temporale, dei confini corporei e della separazione tra “dentro” e “fuori” (dislettici). L’uso più comune di queste sostanze è occasionale, o per periodi limitati nel tempo. Sono più rare le persone a cui questo tipo di esperienze di “stato di coscienza alterato” piacciono come condizione abituale. L’uso frequente e continuato non è compatibile con un buon adattamento alla vita lavorativa, ed in genere vi è un progressivo isolamento, con parallelo coinvolgimento nel mondo artificiale esplorato sotto effetto della sostanza. L’uso può avere implicazioni artistiche, per trovare fonti di ispirazione, o addirittura essere parte dell’arte stessa (ovvero opere concepite per essere sotto l’effetto di allucinogeni).
La tossicodipendenza da allucinogeni classici è fenomeno relativamente raro. Una sostanza in grado di produrre effetti eccitanti simili a quelli della cocaina, con in più il delirio, la fenciclidina (PCP) o polvere d’angelo, è invece una delle sostanze in grado di indurre quadri gravissimi di tossicomania accompagnati a stati di intossicazione pericolosi sul piano comportamentale.
L’uso ripetuto di allucinogeni può produrre alterazioni cerebrali, che comprendono la ripetizione spontanea di fenomeni allucinatori o dispercettivi, improvvise oscillazioni d’umore associate a stati di coscienza alterati o sognanti, o alterazione persistente delle percezioni sensoriali. Nei casi più gravi, i sintomi indotti dagli allucinogeni non scompaiono mai completamente, anche se probabilmente in questo caso esiste un disturbo psichiatrico latente che viene anticipato dall’uso degli allucinogeni.
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